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Predisposizione per condizionatori: cos’è, come funziona e perché conviene pensarci prima

La predisposizione condizionatori è un passaggio essenziale per installare un climatizzatore in modo efficiente, ordinato e senza interventi invasivi. Che si tratti di una nuova costruzione o di una ristrutturazione, pianificare per tempo dove posizionare split, tubi e collegamenti ti permette di evitare costi aggiuntivi e lavori murari successivi. In questa guida scopri cos’è la predisposizione, cosa comprende e perché conviene pensarci prima.

Il Team di Turconi Caldaie

Quando si parla di climatizzazione domestica, uno degli aspetti più sottovalutati (ma strategici) è la predisposizione per condizionatori. Che tu stia progettando una nuova casa o stia ristrutturando un appartamento, pensare in anticipo a dove e come posizionare split, tubi e collegamenti ti permette di risparmiare tempo, denaro e interventi invasivi in futuro.

La predisposizione dell’impianto di condizionamento è una fase tecnica che serve a creare un’infrastruttura nascosta (tubi, scarichi, cavi) pronta ad accogliere l’installazione del condizionatore quando deciderai di procedere. È un investimento intelligente, soprattutto se vuoi evitare di rompere muri, creare canaline visibili o dover rifare parti dell’impianto elettrico già completato.

predispozione condizionatori

Che cos’è lapredisposizione per l’aria condizionata?

La predisposizione per l’aria condizionata è l’insieme di opere murarie e impiantistiche che permettono, in un secondo momento, di installare un condizionatore senza dover intervenire nuovamente sulle pareti o sugli impianti esistenti. È una fase preliminare e strategica, pensata per preparare l’abitazione all’installazione futura di uno o più split, sia mono che multi.

Questo tipo di predisposizione viene solitamente eseguito durante una ristrutturazione edilizia o in fase di nuova costruzione, perché consente di integrare l’impianto in modo pulito e funzionale, evitando modifiche successive che possono essere costose e invasive.

Cosa comprende la predisposizione condizionatori?

La predisposizione del condizionatore è un insieme coordinato di lavori tecnici e murari che prepara l’abitazione all’installazione dell’impianto di climatizzazione. È una fase fondamentale, spesso realizzata durante la costruzione o la ristrutturazione di un immobile, che consente di installare successivamente uno o più split in modo rapido, pulito e senza necessità di demolizioni.

Ma cosa include esattamente una predisposizione a regola d’arte?

✅ Linee frigorifere in rame coibentato
Due tubi in rame (uno di mandata e uno di ritorno) collegano l’unità interna (split) con quella esterna. Questi tubi sono isolati con guaina specifica per evitare dispersioni termiche e formazione di condensa e vengono incassati nel muro o passati in canaline.

✅ Tubo di scarico condensa
Serve a drenare l’acqua prodotta dal funzionamento del climatizzatore. Il tubo viene posato con la giusta pendenza e collegato a uno scarico (lavandino, wc, sifone a parete, scarico pluviale) per evitare ristagni e fuoriuscite.

✅ Corrugato per alimentazione elettrica
All’interno di questo tubo vengono inseriti i cavi di alimentazione e comunicazione tra le unità. È importante che il tracciato sia ben posato, sicuro e accessibile in caso di manutenzione.

✅ Cassetta di predisposizione per lo split
Si tratta di una scatola murata a parete che ospita le uscite dei tubi e dei cavi, posizionata solitamente a circa 2 metri da terra. È il punto in cui, in fase di installazione, verrà agganciato lo split interno.

✅ Collegamento verso la futura unità esterna

La predisposizione deve includere anche il passaggio verso l’esterno, dove verrà installato il motore del condizionatore. Questo passaggio deve essere valutato in base all’accessibilità, alla ventilazione e al rispetto delle normative edilizie e condominiali.

Come si fa la predisposizione condizionatori?

Realizzare una buona predisposizione per condizionatore è un intervento tecnico che richiede precisione, esperienza e una progettazione accurata. L’obiettivo è creare un’infrastruttura invisibile ma funzionale, che consenta di installare successivamente uno o più split senza ulteriori opere murarie o modifiche agli impianti.

Vediamo passo per passo come si esegue la predisposizione di un impianto di climatizzazione.

Si parte sempre da un sopralluogo tecnico: vengono individuate le posizioni ottimali per gli split interni e l’unità esterna. È fondamentale tenere conto di:

  • dimensioni dell’ambiente;
  • esposizione solare;
  • arredo presente o futuro;
  • distanza tra unità interna ed esterna (per non superare la lunghezza massima consentita dei tubi);
  • pendenza per lo scarico condensa.

Una volta definiti i percorsi, si procede con la creazione delle tracce nei muri (o nei controsoffitti), all’interno delle quali verranno posati:

  • i tubi in rame coibentati per il gas refrigerante;
  • il tubo di scarico condensa;
  • il corrugato elettrico per i cavi di collegamento e alimentazione.

In alternativa, se la muratura non lo consente, si può optare per canaline esterne ben integrate esteticamente.

Nella posizione scelta per lo split interno viene murata una cassetta di predisposizione con tutte le uscite necessarie: tubazioni, scarico e cavi elettrici. Questa scatola sarà poi il punto di connessione per l’unità interna.

Viene creato un foro passante per il collegamento verso l’unità esterna, tenendo conto dell’inclinazione per lo scarico condensa e della posizione più adatta per la manutenzione futura del motore.

Dopo aver posato i componenti, le tracce vengono richiuse con malta o intonaco, lasciando visibili solo le cassette. A lavori finiti, l’impianto resta “nascosto” fino al momento in cui si deciderà di installare i climatizzatori.

Anche se la predisposizione non prevede l’attivazione dell’impianto, è buona norma verificare la tenuta delle tubazioni e l’integrità dei collegamenti elettrici, per evitare problemi al momento dell’installazione vera e propria.

Come installare un condizionatore senza rompere il muro?

Installare un condizionatore senza rompere il muro è possibile, a condizione che vengano rispettate alcune condizioni tecniche e si utilizzino soluzioni alternative alla classica predisposizione incassata. Questa opzione è particolarmente utile negli appartamenti già rifiniti o arredati, dove non si vogliono eseguire opere murarie invasive.

Ecco come si può procedere:

  1. Utilizzare canaline esterne a vista

La soluzione più pratica e diffusa consiste nell’utilizzare canaline in PVC a vista per far passare:

  • i tubi in rame coibentati per il gas refrigerante,
  • il cavo elettrico per l’alimentazione e la comunicazione tra unità interna ed esterna,
  • il tubo di scarico della condensa.

Le canaline vengono fissate alla parete in modo ordinato e, se ben posizionate, possono risultare poco invasive dal punto di vista estetico. Sono disponibili in diverse colorazioni e finiture per integrarsi con l’arredo o con le pareti.

  1. Foratura mirata per il collegamento esterno

Per collegare l’unità interna a quella esterna è comunque necessario realizzare un piccolo foro passante nel muro per far transitare i tubi e i cavi. Il foro è solitamente del diametro di 60-70 mm e viene effettuato in modo preciso, spesso in corrispondenza del retro dello split, per essere il meno visibile possibile.

  1. Installazione dell’unità interna e collegamento diretto

Lo split viene montato su una staffa fissata alla parete interna. I collegamenti con l’unità esterna passano direttamente nelle canaline fino al foro d’uscita, senza necessità di tracce murarie. È importante valutare bene il posizionamento dello split, per ridurre la lunghezza dei tubi e garantire una resa ottimale.

  1. Gestione dello scarico condensa

In assenza di scarichi dedicati nella parete, è possibile:

  • collegare il tubo della condensa a un sifone del lavandino più vicino;
  • utilizzare una pompa di sollevamento che spinge l’acqua verso lo scarico anche in presenza di dislivelli o percorsi lunghi;
  • far scaricare direttamente all’esterno, dove consentito.
  1. Soluzioni alternative: condizionatori senza unità esterna

Esistono anche condizionatori compatti monoblocco da parete o da finestra, che non richiedono unità esterna. In questo caso, bastano due fori nel muro (per aspirazione e espulsione dell’aria) e l’installazione risulta ancora meno invasiva. Tuttavia, queste soluzioni hanno prestazioni inferiori rispetto ai classici split.